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Descrizione

Nei settori a monte di Armo esistono frequenti affioramenti, spesso evidenziati da piccole falesie di rocce con marcata componente calcarea (chiamate Calcari di Curenna): la formazione è un alternarsi di calcari a grana fine, in strati ripiegati, di arenaria calcaree e marne. In questa formazione sono presenti diverse cavità. “A Gexetta” è la grotta più interessante del territorio di Armo. Conosciuta da sempre, almeno la cavernetta iniziale, si apre a metà di una falesia di calcari scistosi sopra un castagneto, sul fianco destro del vallone del rio Pissa. Secondo la tradizione popolare la grotta era abitata dalle “basure” (streghe) , a cui erano attribuite le colate calcaree nella cavernetta di ingresso. “A Gexetta” ha un’apertura rettangolare allungata limitata da fratture che dividono in blocchi la falesia calcare. Si entra in una sala a pianta rettangolare lunga poco più di 10 metri, il lato meridionale è chiuso da una grande frattura verticale che prosegue in alto sino all’esterno, in basso forma una lunga spaccatura: le acque piovane di condensazione al contatto con la roccia calcarea hanno depositato, lungo tutta la parete, una bella colata stalattitica di calcite arancione. A sinistra dell’ingresso (chiuso a nord da grandi blocchi collassati) una stretta spaccatura, occupata in parte da pietrame, sale per nove metri in una allungata saletta superiore. Questa verso ovest sbocca all’esterno con una piccola fessura, dalla parte opposta tra massi di crollo e detriti uno strettissimo passaggio ascendente permette di entrare in un’angusta cavernetta, allungata verso est, con cui terminala cavità.


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